"Emozioni Dipinte" - di Lina D'Avanzo


 

Buonasera è con piacere che vi do il benvenuto a questo nuovo evento del museo civico di Roccarainola, noi tutti membri di questo ente siamo sempre lieti di poter condividere con voi l’amore per l’arte e le opere degli artisti che ospitiamo.

Stasera sono qui non in veste di curatrice della mostra ma semplicemente per presentarvi gli artisti ed esprimere il mio punto di vista, come osservatore privilegiato che ha potuto vedere le opere selezionate dalla dottoressa Raffaella De Stefano e il maestro Federico Natale in anteprima.

 L’opera d’arte in ogni forma essa sia è espressione dell’essere e del pensiero dell'artista, per cui in una collettiva con la presenza di diversi artisti, ciò che solitamente più mi incuriosisce è il pensiero di ognuno di loro, il ragionamento creativo che possiamo provare a ripercorrere osservando ogni opera.

Dovendo raccontarvi questa collettiva, per prima cosa ho analizzato il titolo, “Emozioni dipinte” ciò mi ha suggerito il filtro con cui i nostri curatori hanno selezionato le opere qui esposte oggi ed esso è il filtro delle emozioni.

Ognuno di noi se pur con un punto di vista soggettivo, attraversando questa sala troverà sicuramente, quell’opera che lo attrae e affascina maggiormente, che solo a guardarla ci riporta alla mente, un insieme di ricordi e di sensazioni.

Ebbene sarà proprio quella; quell’opera che ci piace di più e che ci fa battere il cuore che naturalmente potremo definire, un’emozione dipinta.

 E così, come per ognuno di noi esiste una lettura soggettiva delle opere, ancor più singolare e intimo è il pensiero creativo, lo stile e la tecnica di ognuno degli artisti che espongono.

Quello che però a mio avviso, li unisce sta nell’ l’attenzione che si è voluta focalizzare sui personaggi femminili. Un filo conduttore che inaspettatamente nel corso della selezione delle opere è diventato il tema ispirativo di questo evento. Lo ritroviamo difatti, esplicitamente come soggetto principale delle opere figurative e sottointeso, nel pensiero creativo che dà origine alle opere astratte, presenti in questa collettiva.

Andrò adesso a presentarvi i cinque artisti, esprimendovi la mia percezione riguardo le opere di ognuno di loro.

Inizierò con Celeste Napolitano, che tra gli artisti presenti stasera è quella con una personalità più eclettica e curiosa, che la porta a sperimentare tecniche pittoriche tutte nuove e personali. La particolarità della pittura di Celeste è da ricercare proprio nella tecnica utilizzata. Raramente Celeste usa i pennelli preferendo sperimentare diversi strumenti e materiali con cui crea le sue opere. Il colore acrilico appare letteralmente trascinato sulla tela in strati di pittura che formano figure astratte e materiche. L’artista, ci propone sia opere completamente astratte che altre in cui abbina una figurazione evocativa, capace di riportarci all’osservazione della realtà attraverso segni istintivi, figure naturali ed antropomorfe.

Introdurrò di seguito Giovanna Secondulfo che possiamo inquadrare nell’impressionismo figurativo, da lei rielaborato con un punto di vista molto contemporaneo. Le opere di Giovanna che vediamo esposte oggi hanno esplicitamente come comune filo conduttore la donna come protagonista.

Una donna che è energia e delicatezza allo stesso tempo. Nei suoi dipinti le figure di donne appaiono romantiche ma anche contemporanee, talvolta racchiuse in una dimensione onirica quasi fantastica che percepiamo sublimata dalla scelta dei colori.

 

Passando a Maria Brillante quello che più mi colpisce delle sue opere è che esse sono un puro racconto dell’infanzia al femminile e la sua capacità di comunicare l’espressività di quelle piccole donne rappresentate, rendono quelle opere immediatamente gradevoli all’occhio dell’osservatore. Le bambine dei dipinti di Maria compiono i gesti semplici e ordinari della fanciullezza, riportandoci alla mente un momento della vita tenero e spensierato che viene rappresentato con pennellate impressioniste e tonalità vivide, che riescono a farci sentire la leggerezza del momento e la pienezza delle emozioni vissute.

Passiamo adesso a quello che tra gli artisti presenti può raccontarci la figura femminile con un punto di vista generalmente esterno, ma non per questo meno introspettivo, sto parlando di Mario de Cicco. La profonda comprensione di Mario de Cicco della natura umana e femminile si esprime nei volti e nel linguaggio del corpo delle sue figure, Particolarmente emozionante è il realismo dettagliato dell’artista, che egli ottiene con un tratto di grafite preciso e puntuale catturando nelle parti sfumate le luci e le ombre delle figure femminili, riuscendo a mostrarci, la loro anima e il carattere più profondo nell’intento di creare una connessione con l’osservatore.

Ultima ma non ultima per importanza Serena d’Onofrio. Le figure femminili nelle opere di Serena sono pensate attraverso un filtro che mescola fantastico e reale con modalità affini a quelle del surrealismo. Un’altra peculiarità delle opere di Serena è che sono quasi sempre autoritratti. Attraverso la propria immagine l’artista ci comunica questo forte senso di introspezione e la voglia di condividere il proprio vissuto. Tutto ciò legato all’ l’interesse per i colori forti e accesi e i riferimenti a immagini oniriche, mi fanno pensare a lei come a una moderna Frida, che esprime attraverso i messaggi simbolici presenti nei suoi quadri, come il pesce fuor d’acqua, i capelli blu, la castagna, i propri stati d’animo e il senso di appartenenza territoriale e culturale.

Riassumendo il mio racconto riguardo a questa collettiva, direi che; La diversità di stile volutamente ricercata all’interno di questa mostra, vuole essere un accenno alle diversità che contraddistingue il mondo femminile e presentarle contestualmente in mostra diventa un percorso per riscoprire la considerazione della donna, oltre la sua rappresentazione squisitamente pittorica.

Ogni sfumatura tratto o pennellata, sottolinea il valore di essere donna in quanto realtà individuale che si esprime liberamente attraverso le protagoniste delle opere. Di conseguenza il fruire dell’intera rassegna come accade sempre con l’arte ci arricchisce di nuove riflessioni e spunti di lettura.

Termina qui la mia presentazione di “Emozioni Dipinte” ringrazio voi tutti per l’attenzione, e faccio i miei complimenti e un grande in bocca al lupo agli artisti e i curatori.

 

Roccarainola 18,112022

Lina D’Avanzo

                                              CDA Museo Civico di Roccarainola

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